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giovedì 5 novembre 2009

La Compagnia dei pescatori senza pesce


Erano circondati da torrenti e laghi pieni di pesci affamati. Si incontravano regolarmente per discutere della loro chiamata a pescare, dell'abbondanza di pesce e del brivido che si prova quando i pesci abboccano. Erano entusiasti della pesca!

Qualcuno suggerì che avevano bisogno di una filosofia della pesca, così si misero ad esaminare la pesca da ogni angolo e con estrema accuratezza; la definirono e ridefinirono in largo e lungo e delinearono con chiarezza lo scopo della pesca. Svilupparono strategie e tattiche di pesca di ogni genere. Ma poi…..si resero conto che dovevano fare un passo indietro.
Si erano avvicinati alla pesca dal punto di vista del pescatore e non da quello dei pesci. Quale visione del mondo hanno i pesci? Come appare il pescatore agli occhi del pesce? Che cosa mangiano i pesci e quando mangiano? Queste sono tutte cose buone a sapersi. Così iniziarono alcuni studi di ricerca e frequentarono conferenze sulla pesca. Alcuni si misero in viaggio verso terre lontane per studiare i diversi tipi di pesce e le loro diverse abitudini. Altri conseguirono la laurea in ittiologia. Ma nessuno di essi era ancora mai andato a pescare.
Così formarono un comitato per l'invio di pescatori e poiché i potenziali luoghi di pesca erano più numerosi del numero di pescatori, la commissione dovette determinare le priorità. La lista con i luoghi di pesca prioritari venne esposta sulle bacheche di tutte le sedi della società ma ancora, non c'era nessuno che andasse a pesca. Allora fu avviata un'indagine per scoprire la causa: la maggior parte non rispose al sondaggio ma tra quelli che lo fecero, si scoprì che alcuni si sentivano chiamati a studiare i pesci, altri a fornire attrezzature per la pesca e molti ad andare in giro per incoraggiare i pescatori. Con tutti quegli incontri, conferenze e seminari semplicemente nessuno aveva il tempo per pescare.
Ma poi, poi avvenne qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato …..il giovane Luca decise di iscriversi alla società. Sembrava molto interessato e la commissione dei soci fondatori accolse la sua richiesta. Dopo una riunione estremamente motivante della Compagnia, senza dir nulla, andò a pescare e meraviglia delle meraviglie….. prese un grosso pesce!!!
Alla riunione successiva, egli raccontò la sua esperienza straordinaria e ricevette il premio per la miglior pesca dell’anno (a dire il vero anche l’unica!). In tale occasione gli fu detto che aveva un particolare "dono per la pesca" e dunque ritennero necessario che facesse un intervento a tutti i capitoli della Compagnia per raccontare come aveva fatto.
Con tutti gli inviti a parlare e la sua elezione a membro del consiglio di amministrazione della Compagnia del Pescatore, Luca non aveva più il tempo per andare a pescare e ben presto cominciò ad avvertire un senso di inquietudine e di vuoto dentro di sé. Voleva tornare a sentire ancora una volta il fruscio di quando gettava l’amo ….. e così annullò le conferenze previste, si dimise dal consiglio e disse ad un amico: "Andiamo a pescare".
E così fecero, solo due di loro, e presero molto pesce.
I membri della Compagnia del Pescatore erano molti, i pesci erano abbondanti ma i pescatori erano pochi! Troppo pochi! Impegnati a fare qualcosa di diverso da ciò che prevedeva il loro oggetto sociale!!